L’imponente saccatura di aria fredda artica, sospinta da un poderoso vortice di bassa pressione presente tra Germania e Francia, in queste ore sta facendo il suo ingresso sull’Italia attraverso la Valle del Rodano.
Il fiume di aria fredda si riverserà nel Mediterraneo occidentale portando un notevole abbassamento delle temperature, sono previste termiche di -30/-33° a 500hpa (circa 5500 metri), geopotenziali molto bassi e valori a 1500 metri tipicamente invernali. Freddo e contrasti in quota che permetteranno alla neve di scendere fino a 6-700 metri sull’Appennino centrale e addirittura non si escludono rovesci nevosi in pianura sulle regioni del nord.
Una domenica invernale di fine novembre su quasi tutto il centro-nord e in Sardegna, irruzione fredda che si propagherà nella notte anche sulle restanti regioni meridionali e in Sicilia.
In realtà, già dal pomeriggio di domani, lungo la dorsale appenninica tra Molise, Campania e Basilicata, si faranno sentire i primi effetti dell’aria artica con nevicate intorno ai 1500 metri.
Sulla Puglia e sul resto della Basilicata l’affondo invernale avrà la sua massima espansione a partire da lunedì, quando la struttura depressionaria si sposterà verso est richiamando aria più fredda dai Balcani.
Ci aspetta, dunque, un fine mese dal clima gelido, un crollo verticale delle temperature che difficilmente supereranno gli 8-10° di massima sulla Puglia centro-settentrionale e Basilicata interna. I venti soffieranno forti da libeccio nella giornata di lunedì, per poi disporsi da tramontana in quella di martedì. Correnti settentrionali di burrasca che faranno aumentare la sensazione di freddo.
Le piogge saranno irregolari, non mancheranno spazi di sereno, la neve cadrà sull’Appennino intorno ai 1000 metri con la quota neve in ulteriore ribasso nella giornata di martedì. Infatti, tra la notte e l’alba del 30 novembre, qualche fiocco tra la pioggia si potrebbe vedere intorno ai 5-600 metri sul Gargano, Alta Murgia e colline lucane.
Il 1° dicembre, inizio dell’inverno meteorologico, la perturbazione avrà lasciato il Sud con un generale miglioramento atmosferico e un lieve rialzo termico. Ma sarà giusto una breve pausa, un altro impulso artico potrebbe nuovamente interessare l’Italia già dal prossimo fine settimana.
La Redazione