Beautè Altamura
giovedì 18 Aprile 2024

Il 2022 si conferma l’anno più caldo dal 1800 per la penisola italiana

L’analisi dei dati dell’ultimo mese dell’anno conferma non solo l’anomalia termica ma anche il record per l’Italia

Anche il mese di Dicembre si è confermato eccezionale dal punto di vista delle temperature. Come spiega il meteorologo Simone Abelli di MeteoExpert “Si tratta del dicembre più caldo della serie storica con +2.3°C di anomalia rispetto alla media del trentennio 1981-2010, sensibilmente più ampia rispetto al vecchio primato di +1.9 del 2019 e questo a causa delle frequenti e notevoli risalite di aria subtropicale che hanno interessato in maniera più costante il Centro-Sud dando origine a un balzo di circa 1°C rispetto ai precedenti record (+2.9°C per il Centro, +2.5°C per il Sud + Isole). Per il Nord il dato è sensibilmente inferiore al record.”.

Il 2022 si conferma l’anno più caldo per l’Italia dal 1800

I report e le analisi dei primi undici mesi dell’anno per la penisola italiana andavano sicuramente in questa direzione, ora anche i dati di dicembre confermano questa pesante anomalia. In particolare, spiega Abelli: “Naturalmente, vista la sequenza dei risultati dei mesi precedenti, anche l’anno intero nel suo insieme si distingue nettamente nell’ambito della serie storica per la sua eccezionale anomalia pari a +1.5°C che supera altrettanto sensibilmente il vecchio record di 1.1°C del 2018: quindi il 2022 si conferma il più caldo non solo dalla fine degli anni 50’ del secolo scorso, ma anche dal 1800, come attesteranno sicuramente anche le elaborazione del ISAC-CNR. Si tratta di un anno notevole un po’ ovunque, ma soprattutto al Nord-Ovest dove l’anomalia ha raggiunto la soglia di +2°C che a livello annuale è estremamente eccezionale“.

Il 2022 è stato anche un anno segnato dalla siccità: si conferma il secondo anno più secco della serie storica a livello nazionale, il più siccitoso invece per il Nord-Ovest 

“Per quel che riguarda le precipitazioni dicembre segna un +5% a livello nazionale, ma con una netta differenza fra Centro-Nord e regioni meridionali. L’abbondanza di precipitazioni al Nord (+50% circa) e in parte anche al Centro (+20% circa) è stata in buona parte controbilanciata dal deficit del Sud + Isole (-40% circa). Per il Nord-Ovest, rispetto al resto d’Italia, si è trattato dell’unico mese dell’anno con un bilancio positivo: questa particolare situazione ha determinato un deficit annuale di -42% che garantisce il 1° posto fra gli anni più siccitosi per le regioni nord-occidentali e di riflesso anche il nuovo record, pari a -31%, anche per tutto il Nord nonostante il deficit più contenuto al Nord-Est. A causa (o per merito…) delle numerose fasi piovose degli ultimi mesi, il 2022 non si chiude con un nuovo record negativo, poiché l’anomalia, assestandosi a -22% (valore comunque eccezionale) riesce a scendere di poco sotto il primato del 2001 (-23%) piazzandosi solo per un soffio al 2° posto”. 

Articolo di iconaclima.it