L’estate 2023 sembra non voler finire mai. Non si tratta di brevi periodi di caldo fuori stagione che romanticamente chiamiamo estate settembrina e ottobrate romane, parliamo di vere e proprie anomalie termiche fuori scala, dai 5 ai 10 gradi in più rispetto alla media trentennale di riferimento. Giusto un esempio: sul territorio appulo-lucano questa prima parte di ottobre somiglia climaticamente agli inizi di giugno. Caldo eccezionale non solo in Italia, temperature estive superiori ai 30°c si registrano in nazioni europee come Spagna, Francia, Germania e sui Balcani.
La causa è del solito anticiclone di matrice sub tropicale, detto anche africano, una cupola altopressoria che ingloba quasi tutta l’Europa centro-meridionale con il suo carico di aria calda ed umida. Questo clima simil estivo lo troveremo su Puglia e Basilicata fino al prossimo week-end. Dunque, ci attendono ancora cieli sereni o poco nuvolosi, temperature massime prossime o superiori ai 30°c e una ventilazione meridionale tendente a ruotare da libeccio. Tasso di umidità in crescita durante la sera e la notte con la colonnina di mercurio ferma sui 17-21°c, praticamente il mese di giugno.
Questo brevemente è il tempo previsto fino a domenica 15 ottobre, la nuova settimana inizierà con un cedimento dell’alta pressione che permetterà un doppio ingresso di correnti atlantiche e più fresche artiche. Si formerà una blanda circolazione sui nostri mari che porterà innanzitutto un modesto calo termico di 5-7 gradi e della nuvolosità accompagnata da piogge e temporali nella giornata di lunedì. Per martedì e mercoledì prossimi dovrebbe insistere un tempo leggermente instabile caratterizzato da brevi spazi soleggiati e locali precipitazioni.
Per il prosieguo del mese, dal 20 in poi la situazione diviene molto complessa da inquadrare. In rete e sui social circolano molti articoli fake e “acchiappa click” di irruzioni fredde certe o addirittura anticipo d’inverno, cartine colorate di blu e titoloni sensazionalistici. Noi ci dissociamo da questo modo superficiale e poco professionale di divulgare la meteorologia. La verità è che bisogna aspettare alcuni giorni per definire il movimento delle principali figure bariche, capire dove e quando colpirà il flusso freddo artico in formazione a metà della prossima settimana. Stay tuned, MeteoLike vi aggiornerà sui futuri sviluppi.
La Redazione