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sabato 23 Novembre 2024

Il freddo tentenna, sarà ancora AUTUNNO

Le ipotesi di un cambiamento circolatorio di tipo invernale, elaborate dai centri di calcolo per metà mese, sono state prima posticipate e poi quasi completamente annullate. In realtà, una massa d’aria di origine artica prevista inizialmente sull’Italia, raggiungerà la settimana prossima la Turchia orientale e il Mar Caspio, con nevicate anche a bassa quota. Quindi, giorno dopo giorno, il freddo è stato spostato sempre più ad est. È troppo solido il muro altopressorio posizionato sui Balcani, le perturbazioni si infileranno ancora una volta nel Mediterraneo occidentale.

Di fatti la protagonista dei prossimi giorni sarà una saccatura atlantica che andrà ad isolarsi tra Baleari e Mar di Sardegna (come in foto). Se per il nord Italia gli effetti si tramuteranno in piogge in pianura e neve sulle Alpi, sulle regioni tirreniche ed Isole si avranno di nuovo nubifragi e temporali, mentre il leit motiv atmosferico per le lande pugliesi e lucane sarà sempre lo stesso, ossia umidità, venti meridionali e temperature miti di giorno. Con la sola eccezione che potrebbe scapparci qualche acquazzone in più, da verificare man mano che ci avviciniamo all’evento.

La depressione tenderà ad avanzare più velocemente verso levante. Tra il 15 e il 18 novembre, nuclei instabili in risalita dallo Jonio, potrebbero portare altri millimetri di pioggia sul nostro territorio. Aria umida che contribuirà alla formazione di locali banchi di nebbia durante la notte e al primo mattino.

Dunque, la prima zampata invernale è rimandata a data da destinarsi, ci aspetta un’altra settimana dai connotati pienamente autunnali.

Sarà solo un rinvio? Si scorgono altri segnali di novità intorno al 20-25 novembre, il vortice polare è nel pieno della sua espansione e sta assumendo carattere di multionda. Con la giusta collocazioni di alte e basse pressioni, una di queste waves potrebbe far affluire aria fredda ed instabile sull’Italia, favorendo un crollo delle temperature e i primi fenomeni nevosi.

Non ci resta che seguire le mappe elaborate dai centri di calcolo, studiare l’evoluzione meteorologica per i prossimi giorni e capire se la nuova stagione avrà intenzione di esordire o di lasciare spazio ancora all’autunno.

Tempo al tempo…e lo scopriremo insieme.

La Redazione