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lunedì 25 Novembre 2024

Anno nuovo, meteo vecchio: anticiclone fino ai primi di gennaio

Il 2023 si sta rivelando come l’anno​ più caldo mai registrato, segnando un trend climatico globale che non può essere ignorato. Le temperature record registrate nel 2023 sono un chiaro segnale del riscaldamento globale. Il pianeta Terra ha “la febbre”, il 2023 chiuderà con +1.46°c dalla media pre-industriale del periodo 1850-1900 e 0,13°c superiore alla media del 2016, finora il più caldo.

Le temperature globali sono soggette⁤ a oscillazioni‌ cicliche, come quelle causate dal fenomeno di El Niño, al tempo stesso i cambiamenti climatici potrebbero essere influenzati da altri fattori, come le emissioni di gas serra e l’inquinamento industriale. È fondamentale, quindi, agire per​ ridurre questi fattori e ‍cercare di invertire la tendenza prima che sia troppo ​tardi.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un fenomeno atmosferico in crescita nel bacino del Mediterraneo, ossia quello delle rimonte dell’Anticiclone​ Afro-Mediterraneo, responsabile dei lunghi periodi di siccità e temperature verso picchi mai sperimentati ⁣in precedenza. E l’alta pressione, questa volta delle Azzorre, continuerà ad influenzare i territori di Puglia e Basilicata almeno fino al 4-5 gennaio.

Dunque, prepariamoci ad una fine dell’anno all’insegna delle giornate copia-incolla: cieli soleggiati o parzialmente nuvolosi, foschie o nebbie al primo mattino e durante la notte e clima tipicamente autunnale. Del rigido inverno e della neve al centro-sud, non vi è traccia. La circolazione dei venti sarà occidentale o dai quadranti meridionali, si avvertirà un pò di freddo-umido nelle ore di buio grazie al fenomeno dell’inversione termica. Durante il giorno un tiepido sole farà salire i termometri intorno ai 13-16°c su entrambe le regioni.

Il 2024 esordirà più o meno allo stesso modo: tempo anticiclonico, passaggi nuvolosi alquanto sterili e temperature oltre la media del periodo. Alcuni cambiamenti si intravedono nel primo week-end di gennaio, quando una perturbazione atlantica potrebbe finalmente attraversare l’Italia portando un calo termico e il ritorno delle piogge. Prima, però, bisognerà abbattere il muro dell’alta pressione…e noi seguiremo l’evolversi della situazione.

La Redazione