Il promontorio di alta pressione di matrice subtropicale ha le ore contate. Saranno gli ultimi due giorni dal tepore diurno semi-primaverile, foschie notturne e assenza di precipitazioni. Da inizio anno sono stati battuti diversi record di caldo su e giù per lo Stivale.
La svolta arriverà a partire dal 5 gennaio quando il possente anticiclone cederà sul lato occidentale permettendo l’ingresso della prima perturbazione del 2022 di stampo nord-atlantico. La saccatura oceanica, infatti, ricolma di aria umida ed instabile, transiterà dapprima sul centro-nord e poi dal 6 si estenderà anche sulle regioni meridionali ed Isole.
Dunque, dal giorno dell’Epifania, su Puglia e Basilicata assisteremo ad un cambiamento meteorologico caratterizzato da un costante calo delle temperature e da brevi passaggi nuvolosi che potranno dar luogo a delle precipitazioni. La ventilazione inizierà a disporsi dai quadranti settentrionali e si respirerà nuovamente aria di inverno, specialmente dalla sera.
Calo termico che continuerà il giorno successivo e soprattutto nel week-end dell’8-9 gennaio, quando l’aria fredda di origine artico-marittima scivolerà lungo il Tirreno formando un minimo di bassa pressione sullo Jonio che determinerà un ulteriore abbassamento delle temperature associato ad un peggioramento del tempo. Sono previste piogge sparse sul territorio appulo-lucano e la comparsa della neve in Appennino intorno ai 1000 metri.
Dopo la parentesi primaverile, fino alla prima decade di gennaio ci aspetta una sorta di “inverno autunnale“, un clima freddo ma non freddissimo, con il ritorno delle piogge in pianura e nevicate in montagna.
La Redazione