L’inverno si prende uno stop di circa una settimana. Giunti a metà gennaio, la stagione in corso non riesce a dare un’accelerata verso scenari freddi e perturbati, si va di brevi episodi di maltempo intervallati da lunghe pause anticicloniche.
Puntuale come un orologio svizzero, è tornato a farci visita il promontorio di alta pressione che garantirà bel tempo fino al 20-21 gennaio, salvo disturbi nuvolosi nella giornata di lunedì. Non si tratta dell’anticiclone caldo subtropicale che abbiamo visto ad inizio anno, quest’ultimo ha un’origine ibrida italo-azzorriano che lascia spazio ad infiltrazioni fresche dai Balcani. Dunque non avremo temperature primaverili e un sole “mangia neve”, infatti sulle cime dell’Appennino meridionale resisterà la coltre bianca caduta la scorsa settimana.
La temperatura sarà comunque in rialzo nel week-end, tra sabato e domenica raggiungeremo i 14-16°c in diverse zone della Puglia e dell’arco jonico materano. Di sera, invece, complici i cieli sereni e la scarsa ventilazione, si toccheranno valori tipicamente invernali.
I modelli di previsione continuano a mostrarci una configurazione barica che vede l’Italia interessata dall’alta pressione, con le ondulazioni artiche sfiorare i settori adriatici per poi affondare su Grecia e Turchia. Una di queste perturbazioni, nella giornata di lunedì potrebbe convogliare della nuvolosità sulla Puglia, dando luogo a deboli precipitazioni. Una toccata e fuga che lascerà nuovamente spazio ad ampie zone soleggiate e spifferi freddi fino al 20 gennaio.
Segnali di svolta importante si osservano in terza decade, le dinamiche meteorologiche potrebbero orientarsi verso l’espansione del gelo russo in Italia, in particolare sulle regioni adriatiche. Una scossa invernale di non facile realizzazione, prima è necessario abbattere la resistenza di un blocco di alta pressione troppo ingombrante sull’Italia che potrebbe deviare (ancora una volta) il freddo ad est.
La Redazione