Illusione primavera. Il tiepido sole e il risveglio anticipato della Natura non ci devono trarre in inganno, d’altronde il calendario non mente, siamo ancora in inverno. Il Generale Inverno tornerà nel week-end portando con sé temperature in picchiata, vento forte e precipitazioni.
Del resto era statisticamente prevedibile. Dopo un mese di gennaio e una prima parte di febbraio anomali, caratterizzati da lunghi periodi miti e secchi alternati da brevi fasi di maltempo e freddo nella norma, era fisiologico aspettarsi una ripresa della stagione invernale sul nostro territorio.
Una mano arriverà dal Vortice Polare, ormai giunto al suo decadimento stagionale, i flussi di calore in alta stratosfera lo stanno destabilizzando rallentandone le vorticità zonali. ln buona sostanza, il tutto si traduce in maggiori azioni meridiane sul nostro continente, specialmente sui settori esposti ad est.
Dunque, nelle prossime 48 ore i modelli di previsione prospettano una possente elevazione dell’anticiclone delle Azzorre verso Scandinavia e Russia, di riflesso si attiverà una discesa di aria fredda artico-marittima in direzione dei Balcani e poi dell’Italia. Una circolazione secondaria tipicamente invernale, finora assente a causa dell’alta pressione ingombrante sullo Stivale. Correnti tese da nord-est coinvolgeranno il lato adriatico, determinando un forte calo delle temperature e tempo perturbato con piogge in pianura e neve fino a quote collinari. Infatti la catena appenninica dalle Marche al Molise riceverà copiose nevicate nel fine settimana. Questa situazione meteorologica, seppur ridimensionata in termini di freddo e neve, coinvolgerà anche le regioni meridionali.
Da sabato, quindi, una nuova perturbazione artica interesserà Puglia e Basilicata, foriera di precipitazioni e venti gelidi da nord. Ci aspetta un brusco calo termico, aria rigida e clima da pieno inverno, con le massime comprese tra 6-9°c e minime intorno ai 2-4°c, localmente sottozero sulle zone interne. Diminuzione che continuerà anche per l’inizio della prossima settimana.
Si rivedranno le piogge intense da un capo all’altro delle due regioni e le nevicate risulteranno abbondanti sui rilievi oltre gli 800 metri, in particolare sul Vulture-melfese, Gargano e Subappennino Dauno. I fiocchi potrebbero scendere più in basso, intorno ai 5-600 metri dell’Alta Murgia e colline materane, tra domenica mattina e lunedì, quando il minimo sullo Jonio richiamerà aria più fredda in quota.
Per queste zone al momento è difficile sbilanciarsi su eventuali accumuli, potrebbe trattarsi di fiocchettate coreografiche o leggere imbiancate. Essendo località poste al limite tra pioggia e neve, si valuterà la situazione poche ore prima dell’ingresso dell’aria continentale e l’inizio dei fenomeni. Pertanto vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti di MeteoLike e le previsioni del tempo.
La Redazione