Contrariamente a quanto comunemente si crede, per affrontare il caldo, non bisogna scoprirsi e bere freddo ma, come insegnano le popolazioni del deserto (i tuareg), bisogna coprirsi e bere tiepido o caldo. Noto il tè nel deserto, la bevanda favorisce l’evaporazione del sudore sulla pelle e la temperatura corporea s’abbassa.
Infatti la reintegrazione dell’acqua e dei minerali deve avvenire preferibilmente a temperatura ambiente e la protezione dall’azione dei raggi UVA con vesti e copricapi. Il beta carotene, l’azione antiossidante dei bioflavonoidi e antocianosidi dei frutti rossi (fragole, ciliegie, albicocche e mirtilli) e la grande quantità di acqua di meloni e angurie, più i minerali (sodio, potassio, magnesio, calcio, zinco) delle verdure e della frutta, provvedono a rimpiazzare le perdite dovute alla sudorazione nelle giornate torride.
Evitare alcoolici e cibi ricchi di grassi e zuccheri. Preferire il pesce, l’insalata, grigliate di carne alla sera, spuntini salati e frutta secca. Bere 1.5 – 2 litri di acqua al giorno non fredda. Astenia ed ipotensione sono in agguato. La frutta va consumata a temperatura ambiente. La nostra oasi una fontana in una piazza meglio se circondata da imponenti aceri di monte o altre specie arboree a garantire ombra. A tal proposito vanno incoraggiate la tutela e la individuazione di nuove aree verdi nelle città.
A cura di Giovanni Incampo – cardiologo