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sabato 27 Aprile 2024

L’anticiclone non molla: CALDO e AFA anche per l’inizio di LUGLIO

La campana anticiclonica di matrice africana sta assumendo carattere di persistenza all’interno del bacino del Mediterraneo, con il flusso bollente sahariano che investe in pieno il nostro Sud Italia. Al Nord e in parte al Centro, il cedimento temporaneo dell’alta pressione permette alle infiltrazioni di aria umida atlantica di penetrare sulle Alpi e in Val Padana, generando temporali anche di forte intensità.

Sul comparto territoriale di Puglia e Basilicata, il picco del caldo si raggiungerà tra martedì e mercoledì con temperature torride fino a 40°c e minime tropicali specialmente sulle zone interne, mentre lungo le coste baresi e in Salento è l’alto tasso di umidità a determinare notti afose e aria appicicaticcia.

Il richiamo caldo africano toccherà i suoi massimi per altre 24 ore. Mercoledì 29 giugno, al solito cielo sporco color sabbia e alle velature di passaggio, si aggiungeranno temperature roventi nell’ordine dei 38-41°c sull’entroterra che va dal Tavoliere all’Alta Murgia, passando dal materano e arco jonico salentino. Qualche grado in meno sui paesi costieri in un contesto di aria umida e leggera brezza di mare.

Tra fine mese e il 1° luglio, l’anticiclone allenterà un pò la morsa favorendo un leggero calo delle temperature, che comunque supereranno localmente i 35°c, valori ben al di sopra della media stagionale. In compenso aumenterà il disagio causato dall’afa in quanto si attiveranno i venti umidi di scirocco, in particolar modo sul Salento. Il blando refrigerio si avvertirà anche nel primo week-end del nuovo mese, con i valori serali che scenderanno sotto i 23°c rendendo le notti più gradevoli.

In conclusione, non vi sarà alcuna rottura estiva o una ventata di fresco e pioggia, in buona sostanza l’anticiclone africano sarà meno aggressivo ma sempre in agguato fino al 6-7 luglio. D’altronde luglio è il mese del Solleone, del massimo irraggiamento solare, ciò che preoccupa è l’insistenza di tale figura barica sull’Italia, un clima subsahariano trasferitosi alle nostre latitudini, l’eccezione che sta diventando (ahinoi) la regola!

Le città sono vere e proprie isole di calore, il cemento e l’asfalto catturano le radiazioni solari, la bolla di calore che si crea tra palazzi, edifici e strade contribuisce all’inerzia termica, ovvero al riscaldamento dell’ambiente circostante.

La Redazione