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venerdì 29 Marzo 2024

Nel paniere della frutta ci mettiamo uva e fichi

L’estate partita in forte anticipo, intervallata da brevi episodi freschi e dalla benefica pioggia, ci sta regalando una abbondante produzione di frutta di stagione. Dopo le fragole, le ciliegie, le albicocche e i fioroni è la volta di uva e fichi.

Nella medicina dei segni (la firma delle cose) l’uva rappresenta gli alveoli polmonari e i fichi le gonadi maschili. Ottimi ricostituenti ricchi di vitamine, sali minerali, antiossidanti e zuccheri buoni energizzanti, oltre che al contenuto di acqua come tutti i frutti. Uva bianca o nera (vitis vinifera) con le sue varietà da vino e da tavola. Bei grappoli ricchi di antociani e bioflavonoidi che neutralizzano i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento.

In questo periodo le nostre campagne sono piene di fichi verdi e rossi (fichi della regina). Migliorano il vigore, la fertilità e la resistenza ai raggi UVA A e UVA B. Il frutto ha poi moltissime altre applicazioni: viene usato come impacco sugli ascessi e i gonfiori infiammati, inoltre i semi, le mucillagini, le sostanze zuccherine contenute nel cosiddetto frutto, fresco o secco, esercitano delicate proprietà lassative.

Non a caso la natura dopo il cesto di ciliegie ora, in piena estate, nella cornucopia, ci dona grappoli d’uva e nel paniere ci offre i fichi freschi.

A cura del dott. Giovanni Incampo