Cosa c’è di meglio di un caffè…recita la canzone di Celentano. Lungo, corto, macchiato, al ghiaccio o alla leccese, zuccherato o amaro, schietto come il sorso amaro della vita di Umberto Saba. Robusta o arabica, con le dovute percentuali nelle miscele industriali o biologiche. Borbonico preparato più lentamente in 4 – 5 minuti alla napoletana, per pregustare l’attesa, o alla barese, un minuto e già in tazza.
È uno psicostimolante aspecifico, antidepressivo, tonificante, tachicardizza un po’ con effetti inotropi positivi sul cuore e diuretico. Ruppe il pianto di Telemaco alla sparizione di Ulisse. Si può arrivare a 4 – 5 tazzine di caffè nell’arco della giornata e rappresenta un momento spensierato di condivisione con amici o colleghi, catalizzatore a livello relazionale. È un brucia grassi naturale con poteri antiossidante, come facilitatore metabolico, aumenta il consumo di calorie.
A cura di Giovanni Incampo – cardiologo