Tempo di fave e piselli freschi sui verdi campi di metà maggio, quest’anno meno lussureggianti a causa della scarsità di piogge.
Numerosi i benefici alimentari derivanti da questi legumi, più digeribili degli altri per minor contenuto di chitina. Ricchi di acqua, acido folico, vit. B6, vit. C, carboidrati, proteine, sali minerali e fibre molto utili a favorire il transito intestinale e a ridurre l’assorbimento dei grassi, con effetto ipocolesterolemizzante ed ipotrigliceridemizzante e benefico sul controllo glicemico.
Grazie ai tanti nutrienti che contengono, le fave e i piselli sono dei veri alleati dello stare bene. La ricchezza di ferro e vitamina B1, ad esempio, aiuta a mantenere l’organismo sano, favorendo lo sviluppo dei globuli rossi e il corretto funzionamento del sistema nervoso. Inoltre, consumate fresche apportano meno calorie e sono più facili da digerire.
L’unica controindicazione al consumo di fave è il raro deficit di glucosio 6 fosfato deidrogenasi noto con il nome di favismo, che può provocare delle anemie emolitiche al solo contatto con l’antigene. La natura offre in primavera questi ottimi alimenti per corroborare lo stato di salute, con una varietà di ricette della nostra tradizione enogastronomica (cotto, crudo e mangiato).
A cura di Giovanni Incampo – cardiologo