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martedì 1 Luglio 2025

Le mandorle, un tesoro di Puglia tra tradizione e benessere

Tra le distese pugliesi assolate di fine giugno, cresce un frutto antico e prezioso: la mandorla. In un’epoca in cui il cambiamento climatico mette a dura prova le coltivazioni, la mandorla pugliese si conferma una risorsa resiliente e di grande valore nutrizionale. In particolare nei dintorni di Bari abbiamo la famosa mandorla di Toritto. Questa varietà autoctona, coltivata principalmente nel territorio dell’Alta Murgia, è oggi simbolo di biodiversità, sostenibilità agricola e salute.

La mandorla di Toritto non è una mandorla qualunque: si tratta di una varietà autoctona iscritta nel Registro nazionale delle varietà di piante da frutto e tutelata da presidi Slow Food. Le cultivar più note sono la “Filippo Cea”, dal gusto dolce e avvolgente, e l’antica “Genco”. Queste varietà sono coltivate in modo tradizionale, senza irrigazione intensiva, rispettando l’equilibrio dell’ecosistema murgiano.

Dal punto di vista nutrizionale, le mandorle rappresentano un autentico concentrato di benessere. Ricche di grassi buoni (soprattutto acidi grassi monoinsaturi), proteine vegetali, fibre, vitamina E, magnesio e antiossidanti. Le mandorle aiutano ad abbassare il colesterolo LDL (cattivo) e favorire quello HDL (buono), regolano la glicemia, proteggono cuore e vasi sanguigni, sostengono la salute del sistema nervoso e delle ossa, grazie alla presenza di magnesio e calcio, favoriscono la sazietà, aiutando nel controllo del peso.

Tra i derivati più apprezzati spicca il latte di mandorla, bevanda vegetale tradizionale del Sud Italia, oggi tornata in auge anche nelle diete vegane e senza lattosio. La mandorla è protagonista anche della pasticceria pugliese, la cosiddetta Pasta Reale, utilizzata in dolci che uniscono sapienza contadina e gusto autentico.

La Redazione