Estate, stagione di preparazioni con le solanacee: peperoni, melanzane, zucchine, pomodori e patate, ortaggi che furono implicati nella cosiddetta “maledizione di Montezuma”, a causa dell’azione tossica della solanina sugli esploratori spagnoli in Centro e Sud America, i quali iniziarono a consumarli crudi.
La solanina decade con la cottura delle melanzane e dei peperoni, lasciando solo gli innumerevoli benefici di queste piante, con cui si preparano gustose pietanze: dalla parmigiana alla caponata, dalle verdure grigliate ai primi piatti.
I benefici sono paragonabili a quelli del carciofo. La melanzana contiene fibre e antociani presenti soprattutto nella buccia: le prime riducono l’assorbimento del colesterolo, i secondi svolgono un’azione antiossidante sulle placche aterosclerotiche, stabilizzandole e prevenendo ictus e infarti.
Questi ortaggi possiedono inoltre una funzione depuratrice, diuretica e disintossicante sul fegato, oltre a un’azione antinfiammatoria.
A cura di Giovanni Incampo – cardiologo