Le fredde mattine di febbraio invitano a fare colazione con un fragrante croissant, la cui giornata è stata celebrata il 30 gennaio scorso. Ci fa ritornare indietro nel tempo al 1683, quando l’Imperatore Austriaco a Vienna, per festeggiare la vittoria sull’Impero Ottomano, commissionò ai fornai un dolce a forma di mezzaluna (Kipferl). Gli stessi fornai che al mattino presto dettero l’allarme dell’ingresso dei turchi nei cunicoli sotterranei della città.
L’attuale croissant nasce però in Francia nel 1770, in occasione del matrimonio a Versailles tra Luigi XVI e Maria Antonietta d’Austria, con l’aggiunta al modello austriaco preesistente di burro e crema. Croissant deriva da crescent che significa appunto mezzaluna, e ricorda la bandiera dell’Impero turco-ottomano. Da articolo da forno meno calorico di matrice austriaca è divenuto pertanto prodotto di pasticceria, più ricco di grassi saturi e carboidrati ed è tanto amato da italiani e francesi, accompagnato dall’immancabile cappuccino.
Molti pasticceri usano oggi cereali integrali o il cornetto vuoto che va a richiamare l’antico kipferl, un prodotto più semplice e salutare.
A cura di Giovanni Incampo – cardiologo