L’autunno è una stagione di una bellezza tale che non esistono pennelli capaci di dipingerla. È il periodo in cui la natura si trasforma, i colori si fanno caldi e dorati e l’aria porta con sé il profumo della terra umida e delle foglie cadute.
Ci accompagna dolcemente verso la festa di Halloween, di origine celtica, poi esportata negli Stati Uniti e successivamente nel resto d’Europa e in Asia. Negli ultimi anni, Halloween è stata rivalutata anche in chiave agricola e culturale, poiché racchiude il senso del passaggio stagionale e del rapporto tra vita e morte nella natura.
Il suo simbolo per eccellenza è la zucca, una pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, coltivata fin dall’antichità per la sua versatilità e ricchezza nutrizionale. La zucca è un vero e proprio tesoro per la salute: povera di calorie, ma ricca di fibre, vitamine A, C ed E, nonché di betacarotene, potente antiossidante che protegge la pelle e la vista. Contiene inoltre cucurbitina, una sostanza con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antiparassitarie. I semi di zucca, spesso trascurati, sono ricchi di zinco, magnesio e omega-3, utili per il sistema immunitario e per la salute del cuore.
La polpa è usata in cucina in molteplici preparazioni: zuppe, risotti, tortini, dolci e persino pane e pasta fresca. Simbolo di abbondanza e rinascita, la zucca rappresenta la luce che resiste all’oscurità, proprio come la fiamma che illumina le lanterne di Halloween.
Accanto alla zucca, il caco (o kaki) è un altro protagonista dell’autunno. Originario dell’Asia orientale e conosciuto come “mela d’Oriente”, è un frutto dolcissimo e ricco di vitamine A e C, potassio e antiossidanti naturali. Il caco svolge un’azione energetica e depurativa, ideale nei cambi di stagione, e contribuisce a migliorare l’umore grazie alla presenza naturale di zuccheri semplici e triptofano.
Alla tradizione contadina si lega anche il curioso rito previsionale del clima invernale, basato sulla lettura del seme di caco:
- se all’interno si intravede una forma a forchetta, l’inverno sarà mite;
- se appare un coltello, sarà freddo e tagliente;
- se si distingue un cucchiaio, nevicate abbondanti sono in arrivo.
Un modo semplice e affascinante con cui le generazioni passate cercavano di “leggere” la natura.
I frutti d’autunno offrono un apporto vitaminico e idrominerale fondamentale, preparando l’organismo a difendersi dai malanni invernali. Il tutto è favorito dalle cosiddette “ottobrate”, giornate dal clima mite e soleggiato che permettono di sintetizzare la vitamina D, rinforzando ossa e sistema immunitario.
L’autunno, con i suoi profumi, i suoi riti e i suoi frutti, ci ricorda la bellezza del ciclo naturale della vita: dopo la caduta e il riposo, arriverà sempre una nuova rinascita.
A cura di Giovanni Incampo – cardiologo