Chiare, fresche et dolci acque cantava il Petrarca nel 1340. Il nostro corpo è composto dal 70% di acqua. Buona norma bere 1.5 – 2 litri al giorno di acqua a temperatura ambiente.
L’Italia è una delle nazioni più ricche di acque minerali. Oligo, medio-minerali e minerali. Ognuna con prerogative e indicazione specifiche per determinati stati di salute. C’è quella ricca di calcio, di bicarbonati, di cloro, zolfo, bromo, iodio, sodio, potassio, magnesio, ecc.., ognuna con il suo residuo fisso.
Per esempio le acque ricche di bicarbonato, bevute a fine del pasto favoriscono la digestione. A digiuno o prima tamponano l’acidità. Ci sono teorie che sostengono l’alcalinizzazione come favorente la longevità. Le acque ad alto contenuto di magnesio e di potassio sono lassative e antiaritmiche e proteggono il tessuto nervoso. Le acque ricche di calcio rigenerano il tessuto osseo. Il fluoruro protegge per il 20-30% dallo sviluppo di carie dentale.
Lo iodio è presente in quantità trascurabili nelle acque minerali ma comunque è benefico nella regolazione della funzione tiroidea. L’interesse per le proprietà salutari delle acque minerali ha favorito lo sviluppo della idrologia medica e il rilancio della medicina termale soprattutto negli ultimi 20 – 30 anni.
A cura di Giovanni Incampo – cardiologo