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sabato 23 Novembre 2024

Caldo e belle giornate, fate scorta di vitamina D!

Se ne parla diffusamente da più di un anno, la vitamina D, chiamata anche la vitamina del sole, è necessaria per mantenere un adeguato metabolismo del calcio nelle ossa. La principale fonte di vitamina D è l’esposizione al sole della cute, all’aria aperta, basta mezz’ora di raggi UVB per integrare il 90% del fabbisogno giornaliero.

Tuttavia quando l’apporto di vitamina D non può essere soddisfatto all’esposizione solare, una corretta dieta permette di introdurre i livelli adeguati al nostro organismo.

Ogni simile scioglie il suo simile, così la vit D è disciolta nelle sostanze grasse di uova, burro, noci, pesci grassi e yogurt. Non fate mai mancare la vit D alla dieta. In questi tempi di Covid 19 se ne sente parlare spesso per la sua efficacia nel modulare la risposta immunitaria delle cellule bianche del sangue con produzione di anticorpi e immunità mediata. Veniva somministrata ai bambini nordici in paesi che avevano 6 mesi di buio e ne erano deficitari. Come premesso, essa si attiva con la luce solare. Era somministrata come olio di fegato di merluzzo che ne è ricca, per combattere il rachitismo. Infatti essa è al crocevia di tante reazioni chimiche alla base del rimodellamento dell’osso e l’assorbimento del calcio. Spesso si riscontra agli esami ematochimici in persone che soffrono di dolori ossei e articolari a varia localizzazione, un deficit di questa vitamina che si può somministrare in formulazioni farmacologiche in vendita in farmacia o sotto forma di integratori. Ma l’apporto con l’esposizione solare e la dieta, è decisivo. 

A cura del Dr. Giovanni Incampo – cardiologo